Ho sempre pensato che la vera differenza tra l'uomo e la scimmia stesse nella capacità di svolgere semplici operazioni matematiche.
Forse sarà la formazione scientifica, forse sarà una propensione genetica, ma i numeri mi sono sempre piaciuti.
E sono affascinato quando scopro come alla base della bellezza nella sua accezione più ampia ci sia sempre ed in ogni caso un calcolo matematico.
Che a volte può essere anche molto semplice, come nel caso del valtzer, o nel rapporto aureo della cappella sistina.
Ma che sfugge in ogni modo ai più.
E questa affinità, questa capacità di trovare il nesso matematico che sta alla base di molti meccanismi va di pari passo con la altrettanto rara capacità di trarre conclusioni logiche.
Quello che in breve è la capacità di sintesi.
La sintesi, raro frutto in via di estinzione nel mondo delle parole vuote, e che ci manca ormai come l'aria.
E questa mancanza emerge e si evidenzia nel crescente numero di "e quindi?" che la gente usa ormai come interloquire.
"E quindi?" è un atto di ribellione contro quelli che non riescono mai a giungere ad una conclusione, a tirare una riga ed a fare poi il totale proprio sotto.
E prima che siate voi stessi a ripagarmi con la stessa moneta chiedendomi "E quindi?", vedrò di arrivare al punto.
Dopo anni di sbeffeggiamenti per il caso Parmalat, per un molto rispettabile signore della bassa padana che era riuscito per anni ad "infinocchiare" tutti gli organismi di controllo - Consob in prima fila - con rudimentali estratti conto taroccati allo scanner, abbiamo finalmente avuto la nostra piccola vendetta.
Dall'altra parte dell'oceano è scoppiato un bubbone da far impallidire il signor Tanzi al solo confronto.
Il quale, immagino, in questi giorni sarà verde di bile e starà sviluppando un vero e proprio complesso di inferiorità.
Entri il protagonista:
Mister Madoff.
Ha fatto un buco da cinquanta miliardi di dollari.
Sono talmente tanti che verrebbe da scrivere "migliardi" con la gi, per enfatizzare ancor di più l'enormità del numero.
Talmente grande che necessita di ben dieci, dico DIECI zeri dopo il cinque.
Il simpaticone si è allegramente fumato una cifra pari al 2,5% del debito pubblico italiano.
Erano soldi che gli erano stati dati in gestione da banche, fondi di investimento (e fin qui poco male) ma anche da privati e organizzazioni benefiche.
Ha confessato, è stato arrestato e subito dopo liberato su cauzione di dieci milioni di dollari.
Roba da girarsi a cercare la telecamera nascosta che filma la nostra reazione!
Ed è proprio qui che la sintesi ci dovrebbe venire in aiuto.
Ma come spesso capita la domanda non sorge spontanea.
Ma come è possibile - mi domando - che una sola persona abbia potuto organizzare una truffa così gigantesca?
Apriva lui le lettere che arrivavano con la posta?
Era l'unico ad avere accesso alle posizioni in tutta la sua azienda?
Era lui che faceva le riconciliazioni, che stilava i documenti ed i reports che poi dava a clienti ed analisti?
E i dipendenti della sua azienda non si erano accorti di nulla?
Ma che facevano tutto il giorno?
Chattavano su Facebook?
E i controllers della Security Exchange Commission che facevano invece di controllare un Hedge Fund così pachidermico?
Giocavano a tetris?
Dormivano con i piedi sulla scrivania come Homer Simpson mentre il reattore nucleare va a fuoco?
Come direbbe il buon Josè: "Incredibbile amisci!!".
Seconda domandina logica: Ma se questo campione di probità (era stato amministratore del Nasdaq ed aveva perfino testimoniato davanti al Congresso in qualità di advisor per intensificare i controlli antitruffa, una vera barzelletta!!) ha potuto fare una cosa di questo tipo, è veramente logico che sia stato l'unico?
Quanti Madoff ci sono ancora nascosti nei cespugli?
E per finire l'ultima domandina facile facile:
Indebitamento medio di ogni cittadino americano: 200.000 dollari
Risparmio annuo medio di ogni cittadino americano: 400 dollari
Secondo voi uno così che possibilità ha di venirne fuori?
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