giovedì 22 dicembre 2011

Il gioco delle tre carte

Quando sarò grande non voglio fare l'astronauta nè tantomeno il calciatore.
Quando sarò grande voglio fare la banca!
Le banche italiane ieri si sono fatte prestare dalla Banca Centrale Europea 116 miliardi di euro, al tasso di interesse del 1% per un periodo di 3 anni.
Potranno utilizzare questi soldi per fare quello che vogliono, SuperMario 2 ( Draghi) non ha posto limiti.
Prendete, prendete pure questi soldi e comprateci dei Grattaevinci, dei biglietti della Lotteria Italia o magari giocateveli alle slot machines del bar sottocasa.
Non vi preoccupate ragazzi, tanto se tornate di soldi ve ne posso dare ancora....
E siccome questi signori banchieri fessi non sono, penso che non faranno nessuna di queste cose, si limiteranno a comprare il debito pubblico italiano, che rende un bel 6% per la scadenza corrispodente, cioè 3 anni.
Il loro utile è il 6% all'anno e il costo del loro capitale è l'uno.
Sei meno uno fa cinque per quei pochi che si fossero momentaneamente distratti.
Il 5% di 116 miliardi sono 5 miliardi e 800 milioni di euro.
All'anno.
Per tre anni?
17 milardi e 400 milioni di euro.
Importo della manovra di Supermario 1 (Monti)?
Circa 20 miliardi (in realtà 30, ma 10 verranno dati alle aziende che con questi soldi ridurranno il loro indebitamento nei confronti delle banche).
Quindi tutta la manovra di Monti, tutte le nostre lacrime e il nostro sangue si è spostato dalle nostre tasche a quelle delle banche.
Le quali potranno naturalmente utilizzare le obbligazioni acquistate per garantire altri prestiti dalla BCE all'1% con i quali comprare altri titoli che renderanno il 6%, mettendosi in tasca la differenza.
Fino alla nausea.
A nostre spese.
Loro guadagnano, noi paghiamo

Ma ci sarà pur uno in tutta l'Italia che questa cosa ha il coraggio di dirla?
O forse no....

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