giovedì 17 maggio 2012

Persa in partenza


Lo Statuto Nazionale dei Lavoratori vieta, in caso di crisi aziendale, di licenziare un dipendente che si dimostri meno capace di svolgere le proprie funzioni professionali rispetto ai propri colleghi.
La procedura da seguire in questi casi deve tenere esclusivamente conto del tempo passato all'interno dell'azienda da parte dei lavoratori.
Chi prima è stato assunto ha diritto di restare, anche se è un lavativo imbecille.
Chi deve andarsene è invece l'ultimo arrivato, anche se lavora bene e dimostra passione ed attaccamento al proprio lavoro.
Lo Statuto Nazionale dei Lavoratori vieta inoltre la promozione di un lavoratore che si dimostra solerte e efficiente, a discapito di un suo collega svogliato e inefficiente che dovrebbe quindi essere retrocesso al posto del neopromosso.
Il ribaltamento dei ruoli è considerato demansionamento, anche se non corrisponde ad una diminuzione salariale del retrocesso.
Il demansionamento è espressamente vietato dalla Legge.

L'allenatore sottopose come da regolamento la propria formazione al sindacato dei poveri calciatori.
Era venerdì pomeriggio e il contratto nazionale dei poveri calciatori prevedeva che la rosa dei giocatori venisse concordata dalle parti sociali.
Da un lato la proprietà della squadra, nella persona dell'allenatore, e dall'altra il rappresentante sindacale dei poveri calciatori, che di solito era il capitano della squadra.
Uno sciopero generale protrattosi per alcuni mesi nell'autunno 2017/ inverno 2018 aveva cambiato per sempre le regole del calcio.
Alla fine anche la FIFA aveva dovuto accettare che i poveri giocatori potessero avere voce in capitolo su chi avrebbe giocato e chi no, evitando così discriminazioni.
La rosa proposta era la seguente: in porta Freccero, difesa Alvaro, Carinho, Bianchi e Puterio, centrocampo Catanzariti, Forlacchi, Costabile e il giovane talento Majnella , punte Balotelli e Ouanda-Goni.
Il capitano della squadra, l'ormai anziano Mario Balotelli studiò attentamente la rosa e poi scosse la testa.
- Mister, non va bene così. E' la quarta partita che non fa giocare Francesco, ma perchè? Ce l'ha con lui?
- No Mario, senti... Francesco viene da un periodo brutto, la sua tipa lo ha lasciato e lui è sempre depresso. Non riesce a dormire e sul campo non rende. Al massimo possiamo parlare di fargli giocare l'ultima mezz'ora....
- Mister, non vorrei doverle ripetere per l'ennesima volta che il nostro contratto nazionale prevede che ci sia un minimo di minuti giocati per stagione da ogni giocatore e che qualsiasi atteggiamento da parte della dirigenza che ostacoli questa disposizione può risultare in pesanti sanzioni applicate alla squadra e a favore del giocatore discriminato. Quindi la pregherei di fare entrare Francesco Capitone dal primo minuto. In qualche modo glielo dobbiamo...vedrà, gli farà bene al morale. Bianchi poi sarà anche in ottima forma, ma ha già superato la media avulsa dei minuti giocati quest'anno e non penso si arrabbierà più di tanto se gli facciamo saltare la finale.

Il mister sapeva benissimo che Balotelli e Bianchi avevano di recente avuto uno screzio a causa della nuova vincitrice del GF19, la mitica Carmen Belotti detta tette di marmo, che entrambi si contendevano a colpi di vacanze alle Maldive e cene romantiche a Parigi con volo su jet privato.
Ma fece finta di nulla e cancellò Bianchi dalla lista dei nominati, sostituendolo con Capitone.

- E poi Mister, un'altra cosa... perchè non diamo una possibilità a Matri?
- No Mario, Matri proprio non lo possiamo far giocare stasera, è acciaccato e sono due anni che non corre. E' la finale e abbiamo bisogno di gambe giovani come quelle di Hazim Ouanda-Goni. Senza di lui non andiamo da nessuna parte.

Balotelli neanche lo stava a sentire, considerava una vera noia dover ogni volta discutere la formazione con il Mister, più che altro non capiva perchè il Mister ogni volta si incaponisse a cercare di convincerlo della bontà delle sue scelte. Non era mai successo che il volere della dirigenza prevalesse sulle logiche stringenti del contratto nazionale dei poveri calciatori.

- Facciamo così Mister, Hazim lo facciamo entrare negli ultimi quindici minuti e se è così in forma come dice riuscirà sicuramente a segnare .

Il Mister abbassò il capo stanco e disse solo: Va bene, facciamo come vuoi tu Mario, che Dio ce la mandi buona.

La finale di Champions League 2022 si concluse 3 a 2 a favore del Partizan Belgrado.
Nel primo tempo goals di Ufi, Tornel  e Van Koal per il Partizan.
Nel secondo tempo doppietta del giovane talento Ouanda-Goni, entrato al 68' in sostituzione dell'incolore Matri.
Le squadre serbe sono le uniche a non avere accettato fino ad oggi le nuove disposizioni Fifa sui diritti dei calciatori.
Le formazioni vengono infatti scelte esclusivamente dall'allenatore, senza che i giocatori possano in nessun modo interferire con le decisioni del Mister.

Nessun commento: