Il treno la cullava, mentre guardava il paesaggio scorrere.
Guardò lo schermo del telefonino.
Nessun messaggio.
Ormai era diventata un'ossessione.
Si era imposta di non scrivergli più, di riuscire a stare almeno per cinque giorni senza farsi sentire.
Questo le avrebbe dato la forza di uscire dalla situazione in cui si trovava.
Lui alimentava la sua febbre e dissetava il suo desiderio.
Era una cosa completamente appagante, ma nel contempo anche straziante.
Passava le sue giornate pensando a lui, sapendo che non sarebbe mai riuscita a farlo cambiare.
Che non sarebbe mai riuscita a diventare quello che lui era per lei.
La sua sola ragione di gioia.
Ma poi, improvvisamente, qualcosa cambiò.
E lei smise di scivolare.
Capì che il problema non era lui.
Il problema era lei stessa e il suo rifiuto di sentirsi incapace di cambiare le cose.
Colse da un albero che passava all'orizzonte il segreto dell'amore.
Sorrise.
Poi chiuse gli occhi e si addormentò.
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